video making

Dancing: alternativa alle foto delle vacanze

Durante una vacanza, un compagno di viaggio di Matt Harding mentre stava scattando all’amico delle foto ricordo in Vietnam, gli disse: “Ehi, perché non stai lì e ti metti a ballare. Io ti filmo“. Si riferiva ad un ballo, che Matt eseguiva sovente in modo ridicolo.

Dopo un paio d’anni che il video del suo goffo ballo comparse sul Web, qualcuno lo notò, lo segnalò ai propri amici e con il passa parola arrivò anche uno sponsor: “http://www.stridegum.com/“, che propose a Matt di realizzare un altro video, ballando nel medesimo modo, ma questa volta sarebbe stato girato in 39 Paesi diversi.

Il “ballerino” improvvisato, in seguito al nuovo video, ricevette numerose email ed innumerevoli feedback; gli venne così in mente l’idea di coinvolgere le persone che gli scrivevano e chiese loro di unirsi a lui a ballare in un altro filmato, quando si sarebbe recato nelle loro città; allo sponsor l’idea piacque.

Per certi versi, i video di Matt mi ricordano la sequenza di immagini del volto del fotografo Noah Kalina, ma anche le foto del nano giramondo del giardino del signor Poulain (vedi il film: “Il Favoloso Mondo di Amelie“). Non solo, ma il fatto di coinvolgere decine di persone – sconosciute ai più – nella sua buffa performance nelle piazze di varie città, mi fa venire in mente le foto dei nudi di massa dell’artista Spencer Tunick.

Il suo sito: http://wherethehellismatt.com/