software per fotografia

Ho provato Picasa 2

Ho provato Picasa 2, il programma gratuito di fotoritocco distribuito dal motore di ricerca Google.

L’installazione è un’operazione semplice, si effettua online in poco più di un minuto (connessione ADSL).

Picasa si presenta con una grafica gradevole e può svolgere le più comuni funzioni di elaborazione delle immagini.

Sono stato piacevolmente sorpreso, quando ho scoperto che legge anche i file RAW della mia reflex. Come certamente sapete, ogni produttore di fotocamere digitali realizza anche i propri formati RAW: .nef per la Nikon, .pef per la Pentax, ecc. Questi formati non sono tra loro compatibili, ed il fatto che Picasa sia in grado di leggerli gioca sicuramente a suo favore.

La caratteristica tipica di questo software, distribuito da Google, è la funzione di ricerca immagini sull’hardisk del computer. Appena si fa partire, inizia a setacciare ogni singolo meandro del disco fisso per individuare fotografie e file video.

Per quanto riguarda l’archiviazione delle immagini, sono molto ordinato, poiché classifico tutte le fotografie, sempre, in cartelle tematiche. Quindi, la funzione di ricerca di Picasa, non credo proprio, faccia per me!

Tra le funzioni di fotoritocco che offre, sembra interessante la possibilità di effettuare, in batch (su più immagini contemporaneamente), il comando “ruota”.
E’ possibile, inoltre, ritagliare parti del fotogramma, raddrizzare foto storte, correggere automaticamente il colore ed il contrasto, modificare l’impostazione della temperatura colore ed applicare alcuni effetti, quali: seppia, bianco e nero, saturazione…

Esiste anche il comando “mi sento fortunato”, che effettua una regolazione automatica dell’immagine selezionata.

Ho trovato semplice da utilizzare la creazione del filmato. Si seleziona una sequenza di immagini e si sceglie la dimensione in pixel, si preme un pulsante e Piacasa si mette al lavoro per salvare uno slideshow in formato video. Carino!

Manca la possibilità di lavorare su più livelli: una funzione, forse un po’ troppo avanzata per un programma rivolto a fotografi principianti, ma che è importantissima quando si interviene sulle immagini.

Mi sento in dovere di fare ancora un’ultima considerazione. Google sa già da tempo quali sono i siti che visito, ed ora, conosce anche i nomi delle cartelle e dei file delle immagini che ho salvato sul mio computer. Siamo sicuri, che il famoso motore di ricerca non diventerà, in futuro, un “Grande Guardone”?