giornalismo

Il fotografo e l’assassina professionista

The Indipendent ha pubblicato una storia intitolata: “I fell in love with a female assassin“.

A chi conosce l’inglese consiglio di leggere l’articolo in lingua originale, per gli altri ho preparato un brevissimo riassunto.

Un fotografo, durante un viaggio in treno in Colombia, fa amicizia con una ragazza. Le spiega che è un giornalista e vorrebbe documentare l’attività sia dei gruppi paramilitari che dei militari. Marilyn – così si chiama la ragazza – gli risponde che ha amici in entrambi i gruppi e sarebbe felice di aiutarlo.

Inizia in questo modo l’avventura di Jason P Howe: in breve tempo fotografa i campi di coca, incontra i paramilitari e passa ogni giorno diverse ore in compagnia di Marilyn; la tiene per mano, la bacia…
Purtroppo, per mancanza di fondi, Jason è costretto a tornare a casa in Inghilterra, ma non si dimentica della Colombia. Sei mesi più tardi fa tappa nuovamente a Puerto Asis. Scopre che Marilyn si è unita ai paramilitari e partecipa attivamente ad azioni di combattimento. Lui è sorpreso, ma non più di tanto; è consapevole di trovarsi in un Paese in guerra.

Nel frattempo, le sue fotografie vengono notate, ricevono importanti riconoscimenti (vedi: Pictures of the Year International competition 2003) e gli viene proposto di documentare la guerra in Iraq, dove rimane per sei mesi.

Quando ritorna in Colombia la sua relazione Marilyn si fa più intima e lei gli confessa che il suo ruolo all’interno dell’AUC è cambiato: ora è un’assassina e deve eliminare informatori e traditori; nella zona ha già ucciso 10 persone

Il riassunto non è completo: manca la parte finale, ma per le considerazioni che voglio fare, questo pezzo è già più che sufficiente.

Aggiungo che su Photoshelter sono presenti diverse fotografie scattate in Colombia da Jason P Howe; alcune di esse ritraggono Marilyn e sono seguite da questa didascalia:

Marilyn; a self confessed assassin who worked with the AUC paramilitaries before turning freelance in the backyard of here home near Puerto Asis, Colombia on the 13th of June 2003. She claimed to have killed at least 25 people and was herself murdered by the paramilitaries in October 2004 on suspicion of informing.

All’inizio del suo viaggio in America Latina, Howe voleva incontrare e fotografare membri delle FARC, dei gruppi militari e paramilitari – in pratica, quelli che lui riteneva fossero tutti i gruppi coinvolti – per cercare di capire e spiegare la storia degli ultimi quarant’anni della Colombia.
I giornalisti del mondo anglosassone sono soliti sentire le opinioni di tutte le parti in causa per spiegare al pubblico un determinato fatto: secondo questa logica è importante riportare la versione di una fazione, ma anche quella della fazione opposta.

Tuttavia, in situazioni conflittuali le persone ragionano in questo modo: “Se tu sei amico di un mio nemico, allora sei anche un mio nemico“.
Dove la cultura del sospetto è più forte, c’è anche chi ragiona così: “Se tu parli con i miei nemici, allora sei uno di loro“.

Per questo motivo, fotografare le “diverse” fazioni di un conflitto può essere dannatamente pericoloso. Per fotografare è necessario, infatti, essere presenti sul posto, passare del tempo con le persone ed – a volte – anche fare conversazione.

Jason P. Howe sostiene di aver fotografato membri delle FARC, militari e paramilitari. Sorprendentemente è riuscito a fotografare tutte le parti in causa, ma ad un certo punto si è innamorato di una donna, la stessa donna che gli ha fatto da guida e da “angelo custode” nel territorio controllato dai paramilitari

A volte per fare delle buone fotografie è necessario lasciarsi coinvolgere, ma ci sono dei limiti che non si dovrebbero valicare, perché a chi li oltrepassa può essere richiesto il pagamento di prezzo molto alto; nell’articolo ne parla lo stesso Howe.

there was a price to be paid for getting in so deep and it was high

Ad un dato momento del suo lavoro in Colombia il fotografo si è trovato talmente coinvolto, che le foto che ha fatto alla sua amante sono probabilmente le più importanti di tutte quelle che ha realizzato in America Latina. Jason P Howe si è trovato di fronte all’incredibile storia di una ragazza poco più che ventenne, madre di una bimba ed allo stesso tempo assassina professionista.

Un giorno, qualcuno girerà un film per il grande schermo con la seguente trama: “Giovane fotoreporter inglese, in missione in Colombia, s’innamora di una bella ragazza del posto, che nasconde una doppia identità…

Ultima foto: Jason con Marilyn