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Sexy Skull Doll make up – quando il trucco c’è e si vede!

Debora Gentile in Sexy Skull Doll. Fotografia di Michele Trecate, make up: Valentina Gobbato.
Debora Gentile in Sexy Skull Doll. Fotografia di Michele Trecate, make up: Valentina Gobbato.

Nella fotografia di ritratto il ruolo della truccatrice (o del truccatore) è importante, ma non è quasi mai evidente: chi guarda una foto e non ha una cultura approfondita nel campo della ritrattistica riuscirà  a cogliere la bellezza del soggetto, ma difficilmente noterà  il ruolo che ha avuto la truccatrice nel mascherare i difetti e nel rimarcare i tratti più gradevoli del volto della persona presente nell’immagine.
Al contrario, ci sono alcune situazioni in cui il make up assume il ruolo di protagonista. In questi casi lo scopo del trucco è quello di trasformare l’aspetto del soggetto fotografato: non si cerca, quindi, di rendere più bella o attraente la persona, ma si utilizzano i cosmetici per alterarne le sembianze ed ingannare l’osservatore, rendendo il modello o la modella quasi irriconoscibili.

In questo articolo la truccatrice, Valentina Gobbato, ci spiega come ha trasformato il volto della modella Debora Gentile in quello di una Skull Doll, indicandoci i prodotti e gli strumenti utilizzati.

Mi puoi elencare i prodotti che hai utilizzato per truccare Debora?
Acqua color : Kryolan e Diamond fx.
Polveri : Kryolan , Blush Professional , Smashbox.
Per le matite : Too faced e Nyx.
Ciglia : Mac ed Essence.
Quali strumenti hai utilizzato?
Spugne tagliate in diverse misure per stendere i colori a base d’acqua.
Beauty Blender (è una spugna dalla forma ad ovetto per effettuare sfumare).
Pennelli 00 (zero zero ) e 01 per tracciare i bordi e le linee sottili.
Pennelli a lingua di gatto per effettuare i riempimenti.
Sfumini vari.
Potresti spiegare brevemente il procedimento che hai utilizzato?
Ho cominciato tracciando una linea guida sul volto per separare l’area destinata al disegno del teschio da quella destinata al disegno della bambola.
Successivamente ho steso una base bianca gesso come sfondo per lo scheletro ed una base che ho composto io color porcellana sul resto del viso.
Con un pennello 00 ho tracciato le linee nere raffiguranti le crepe, sfumando il nero verso il basso ed all’interno. Infine ho dato leggeri colpi di luce sul lato alto del tracciato.

Valentina Gobbato mentre trucca la modella
Valentina Gobbato mentre trucca la modella

Per disegnare i denti ho steso il colore bianco con una serie di colpetti, in modo che con un solo gesto assumessero la forma desiderata: fra un dente e l’altro ho sfumato una mistura di color tortora e di color marrone.
La parte più significativa della metà del viso raffigurante la bambola è sicuramente l’occhio. Ho creato l’illusione di un occhio più grande del normale, stendendo il colore bianco sia dentro la rima inferiore che fuori. Con un eyeliner sottile ho bordato il colore bianco con una linea sottile nera.
Per concludere, ho applicato delle ciglia finte formato maxi sopra e sottili sotto (sulla falsa bordatura).

Per realizzare questa fotografia mi sono avvalso della collaborazione, oltre che della modella e della truccatrice, anche di Claudio Ganzaroli, proprietario della Boutique Nera di Vercelli, che per l’occasione ha ricoperto il ruolo di stylist.
Per quanto concerne l’attrezzatura fotografica utilizzata, ho scattato con una Canon 6D ed un obiettivo Canon 85mm f/1.8, tre flash da studio Elinchrom (Due D-Lite RX One ed un monotorcia BRX 500) radiocomandati tramite trasmettitore Skyport, due softbox Portalite (60 cm x 60 cm), un riflettore standard da 18 cm con una griglia a nido d’ape. Per lo sfondo ho utilizzato un telo nero.