webdesign

Cosa non mi piace di Google

Sono andato a visitare il sito di un negozio online di fotografia, mi interessano i flash macro. Il sito lo conosco da anni ed in passato ho fatto diversi acquisti da loro. Probabilmente ne farò anche in futuro.

Tramite il menù sono andato nella pagina dei flash. Poiché le informazioni che ho trovato in quella pagina non erano sufficienti ho cercato con Google il nome della marca seguito dal sostantivo “flash”, sperando di arrivare a trovare il sito dell’azienda produttrice.

Non è stato così. In cima alla lista dei risultati è comparsa la pagina in cui mi trovavo prima!!!

Non è la prima volta che mi capita una cosa del genere, con termini differenti e siti diversi. Anzi, capita molto frequentemente: troppo frequentemente per essere un caso. E’ una scocciatura.

Seguo gli altri nove risultati presenti nella pagina: tre mi riportano indietro al negozio in cui mi trovavo prima, due mi spediscono su eBay, uno mi fa incappare in una pagina di “Ciao! confronta i prezzi” dove manca, e sottolineo manca, la recensione del prodotto in oggetto e chiedono a me, ignorante visitatore, di scriverla per loro. Un altro link mi conduce ad un forum di un fotoclub dove c’è una domanda senza risposta. Finalmente due link che forse sono utili: uno mi manda ad una pagina dell’azienda produttrice del flash in oggetto, ma sfortunatamente leggo: “No products found”, ne rimane ancora una; speriamo che sia quella giusta…

A Google servirebbe una redazione di esseri umani!!! Per le ricerche, non possono continuare a basarsi solo sugli algoritmi partoriti dalla mente di qualche genietto informatico.