mostre fotografiche

Il ritratto di Bill Clinton

Terminerà il 15 gennaio la mostra, ospitata presso la galleria Forma, di Martin Schoeller, intitolata “Close up“.

Avevo già scritto qualcosa al riguardo in un precedente messaggio: “Martin Schoeller ed i suoi “close up” dagli occhi di gatto“.

In sostanza, sono esposti ritratti, in cui il volto di personaggi famosi domina quasi tutto il fotogramma. L’illuminazione è diffusa e dona una particolare lucentezza agli occhi dei soggetti, ma allo stesso tempo non nasconde imperfezioni e difetti della pelle.

Uno di questi personaggi è Bill Clinton. Tra le altre foto, non si può non notare il suo volto in primo piano. Lo sguardo è fiero e soddisfatto, tipico di una persona sicura di sé ed affermata.

Ciò che rende la foto dell’ex presidente degli Stati Uniti, realizzata da Martin Schoeller, diversa dagli altri ritratti di uomini politici, visti fino ad ora, è il fatto che il fotografo non nasconde nulla: rughe, asimmetrie del volto e borse sotto gli occhi sono ben evidenti.

L’impressione è quella che l’artista abbia voluto infrangere una delle regole cardine della ritrattistica: adulare il soggetto. Non ha, infatti, utilizzato artifizi per rendere il volto più giovane, più bello e più affabile di quanto non lo sia in realtà.

Questo vale sia per il ritratto di Bill Clinton, che per gli altri ritratti in mostra, ma la foto dell’ex inquilino della Casa Bianca sembra comunicare anche qualcosa d’altro, in particolare sembra che Clinton dica: “mi chiamo Bill, sono un uomo come tutti voi, nella vita ho avuto successo, e non ho niente da nascondere!”

Gioverà a Clinton un ritratto del genere? Penso di sì!